“Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo”
Thaichi Onho sosteneva che “non avere problemi è il più grande dei problemi”.
In questa frase racchiude la mission della nostra vita lavorativa: risolvere problemi.
E qual’ è il nostro atteggiamento mentale difronte ad un “problema”?
Tentiamo di scappare o di scansarlo? Ci paralizziamo? Magari sperando che tutto si risolva da sè….
Aggrediamo la situazione o gli altri distribuendo colpe?
Indubbiamente dipende dal tipo di situazione!
Quale è l’atteggiamento che produce un risultato migliore? Molto probabilmente nessuno di questi comportamenti che spesso sono istintivi.
Nel lavoro conta la razionale capacità di analisi della logica relazione tra gli elementi del problema. Molte sono le tecniche che permettono di razionalizzare una situazione: analisi WBS, PERT, diagramma di Hishikawa, ecc….
A volte, invece, le tecniche razionali non posso servire per risolvere situazioni nuove, mai vissute prima, creare nuovi servizi e nuovi prodotti per i nostri clienti.
E’ il turno della creatività! Se non la sai usare, rimani imbrigliato nei problemi come se non ci fosse via d’uscita. Il “Pensiero laterale”di De Bono o “pensiero divergente” è una grandissima risorsa spesso inutilizzata, molto utile nella gestione della trattativa di vendita, nell’organizzazione del lavoro, nella progettazione di nuovi prodotti, nel marketing e, a livello relazionale, nella gestione dei conflitti.
Esistono tecniche e metodologie per sviluppare il “Pensiero Laterale”, un grande valore aggiunto per le organizzazioni.
“CREATIVITA’ E’ UNIRE ELEMENTI ESISTENTI CON CONNESSIONI NUOVE CHE SIANO UTILI.” Henri Poincarè